Progetto

ADA Ex-Officine De Agostini

Luogo

Novara, Italia

Anno

2015-in corso

Cliente

Immobiliare O.G. s.r.l. De Agostini s.p.a.

Formato

Destinazione d'uso

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Categoria

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Tipologia

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Servizi

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Il progetto per il recupero degli stabilimenti DeAgostini parte da un’accurata lettura del contesto della città di Novara, studiando le peculiarità del territorio evidenziandone criticità e punti di forza al fine di determinare le attività più appropriate per il tipo di insediamento.

L’area di progetto si colloca a nord-ovest della città, in una posizione d’ elevata visibilità all’intersezione tra vie ad alto scorrimento sulla scala territoriale vasta e percorsi di mobilità lenta a servizio di aree residenziali, che le conferisce un ruolo naturale di cerniera e attrattore dei flussi urbani. Nato con la collaborazione con l’arch. Benedetto Camerana, il progetto affronta il tema del riuso degli insediamenti produttivi dismessi come una sfida non solo per ridefinire un assetto produttivo più competitivo rispetto al mercato globale ma anche per garantire un processo di architettura che coniughi nuove esigenze spaziali e tecnologiche con manufatti che appaiono oggi solo come gusci vuoti privi di significato, con l’obiettivo di trasformare l’edificio da risorsa “immobilizzata”, di cui bisogna garantire la conservazione nel tempo, a strumento strategico di “creazione di valore”.

Basandosi su questi presupposti, nasce il progetto ADA, un processo che ci ha visti da subito coinvolti in una ricerca sulle possibilità di sviluppo dell’ area, supportando le idee con la ricerca sul campo di tenants interessati ad esserne coinvolti. Le nuove funzioni spaziali che abbiamo individuato sono legate sostanzialmente ad attività e spazi di tipo produttivo oltre che commerciale, ricreativo, residenziale e per la formazione. Recependo inoltre le necessità e le direttive del Comune di Novara, l’area ospiterà un Centro Civico di nuova costruzione, pensato come spazio polivalente ad uso della città.

Individuate le funzioni spaziali abbiamo avviato il progetto del masterplan, occupandoci da subito degli aspetti urbanistici, ma cominciando parallelamente a pensare all’aspetto architettonico e funzionale degli edifici.

Accogliendo la predisposizione dell’area come naturale cerniera tra aree residenziali ed aree a servizi, il progetto propone di rafforzare il sistema degli spazi pubblici e delle connessioni attraverso un approccio sistematico al tema dell’accessibilità e dei percorsi che non solo integri le diverse forme di mobilità tra loro, ma anche vincoli spazialmente l’area con il contesto. Il muro che recinta l’intera area sarà infatti demolito in modo che i fronti ciechi e secondari delle vie perimetrali cedano il passo ad affacci diretti sui grandi spazi per la socializzazione, che fronteggiano gli edifici stessi.

Il sistema dei percorsi e degli spazi pubblici interni al lotto si compone di una grande piazza a est (con ruolo pubblico e di rappresentanza) e uno spazio verde collegato al Centro Civico a ovest (spazio più intimo in relazione con i servizi di vicinato). L’area coniuga la facilità d’accesso alla presenza di elementi di comfort ambientali che la rendono ideale per eventi quali esposizioni e fiere.

Nell’angolo sud-est dell’area, direttamente affacciato su Corso della Vittoria si prevede la realizzazione di un’area verde dedicata alle “essenze della carta” che da una parte funge da filtro tra la piazza e la strada e dall’altra diventa manifesto della filosofia che guida la trasformazione dell’area che accosta il recupero della memoria produttiva ad un approccio ecosostenibile e di valorizzazione ambientale.

Premessa fondamentale per il progetto è la demolizione di manufatti per liberare l’area aumentando lo spazio pubblico ed i volumi demoliti vengono poi riplasmati e ridistribuiti in maniera funzionale all’interno del lotto: l’edificato diventa quinta e demarcazione dello spazio e ne orienta la fruizione e l’uso attraverso la scansione delle altezze, dei vuoti e dei pieni.

Vengono mantenuti dal progetto solo quei fabbricati caratterizzati da un intrinseco valore documentale, quali memoria storica industriale, e fisico, poiché caratterizzati da strutture e spazi di alta qualità funzionale ed architettonica, in particolare il palazzo uffici e i due stabilimenti produttivi principali; allo stesso modo i capannoni a nord del lotto vengono riconvertiti per ospitare gli impianti a servizio dell’intervento.

L’edificio dell’ex legatoria sarà sopraelevato con un nuovo volume ad esso sovrapposto, diventando il centro focale dell’ area.

Le nuove realizzazioni si attestano sulle giaciture degli edifici mantenuti per costruire cortine continue. In particolare il nuovo edificio, che include il Centro Civico, completa il fronte ovest ed est rispettivamente della piazza principale e dello spazio verde, mentre il silos dei parcheggi completa il fronte nord ovest, accanto all’edificio delle ex-rotative. Il progetto propone uno spazio in cui il linguaggio tecnico ed artificiale delle facciate in policarbonato dialoga con una vegetazione rigogliosa e con il cielo, un paesaggio ricco di suggestioni i cui volumi si fondono con l’atmosfera e rimandano ai giochi di luce delle risaie allagate.